Corsi e ricorsi storici del commercio,già sembra proprio così. Negli anni 80’ e 90’ i grandi colossi dell’alimentare aprono ovunque mettendo in ginocchio i negozi di quartiere, ed è amore a prima vista per quasi tutti i consumatori, entravi per acquistare pasta e zucchero ed uscivi con il carrello pieno.
Strategie di marketing affilate come bisturi risvegliavano un po’ in tutti noi bisogni sopiti per cose spesso superflue. Ed è così che i nostri centri storici si svuotano, via macellerie, drogherie, frutta & verdura, salumerie ecc… ecc… via commercianti ma anche abitanti, è una folle corsa a consumare, troppo, di tutto, anche quella risorsa preziosa che nessuno ci potrà più restituire: aree verdi perdute per sempre li dove ora ci sono palazzi e centri commerciali.
Ma qualcosa sta cambiando,una recente direttiva della regione Lombardia indica un nuovo indirizzo volto a favorire l’apertura di esercizi di vicinato soprattutto nei centri storici, anche per incentivarne la rinascita, per riportare la vita li dove una volta era davvero di casa. Bellagio ha una frazione, San Giovanni, forse la più bella, ricorda con le sue viuzze, le case in sasso Santo Stefano di Sessanio, sopra L’Acquila sulla strada che porta a Campo Imperatore, riportato in vita recentemente da un investitore svedese.
Ebbene San Giovanni fino agli anni 60’ aveva: 3 negozi di alimentari, un bar tabaccheria, un barbiere, un calzolaio,un sarto, la macelleria, la merceria con rivendita di giornali,un bar ristorante unico sopravvissuto a questi anni di consumo sfrenato che ha posto al centro il profitto sostituendolo alla persona.
Ma sembra proprio che questa piccola sonnacchiosa frazione segni una inversione di tendenza, apre infatti un nuovo negozio di vicinato NENE’ per offrire ai tanti turisti soprattutto stranieri ma anche ai residenti servizi alimentari, di caffetteria, e di degustazione di vini, tutti di alta qualità ma anche a prezzi davvero accessibili a tutti.
Buona fortuna Nenè!